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La Procreazione Medicalmente Assistita entra nei nuovi LEA: un passo avanti per le coppie italiane

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Dallo scorso 30 dicembre 2024, le coppie italiane con problemi di infertilità hanno una possibilità concreta in più per realizzare il loro sogno di diventare genitori.  
Grazie all’approvazione del nuovo decreto tariffe da parte della Conferenza Stato-Regioni, la Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) è entrata ufficialmente nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), diventando parte integrante delle prestazioni garantite dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN). 

I Livelli Essenziali di Assistenza sono quelle prestazioni e servizi che il Servizio Sanitario Nazionale è tenuto a garantire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket), su tutto il territorio nazionale, indipendentemente dalla propria residenza. 

L’inclusione della PMA nei nuovi LEA comporta importanti novità, sia per l’organizzazione del servizio sia per le opportunità offerte alle coppie. I criteri di accesso e i costi sono stati uniformati: 

  • Passaggio ad attività ambulatoriale: Le tecniche di PMA, sia omologhe che eterologhe, saranno eseguite principalmente in regime ambulatoriale, con ricovero riservato solo per i casi che richiedano specifiche necessità mediche; 
  • Limite di età e numero di tentativi: Le donne fino a 46 anni potranno accedere fino a sei cicli di PMA, senza escludere alcuna tecnica. I tentativi effettuati prima del 30 dicembre 2024 non saranno conteggiati; 
  • Costo uniforme del ticket: Le tariffe per le prestazioni e il costo del ticket saranno uguali in tutte le Regioni, con riferimento ai costi adottati in Emilia-Romagna che includono la remunerazione di tutti i cicli del percorso delle coppie assistite, tenendo anche in considerazione l’inclusione del reperimento dei gameti ed il relativo monitoraggio; 
  • Integrazione tariffaria: Il decreto, anche alla luce delle indicazioni fornite dal Tavolo tecnico sulla PMA del 28 marzo 2022, prevede una integrazione tariffaria sulle seguenti prestazioni: agoaspirazione dei follicoli, fecondazione in vitro con o senza ICSI (omologa), trasferimento degli embrioni. 
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In Italia l’infertilità è un fenomeno in crescita, che coinvolge circa il 15-20% delle coppie, mentre a livello globale il 10-12%. I nuovi LEA riconoscono che l’infertilità è una patologia da curare e garantiscono a un numero maggiore di coppie che sognano di creare una famiglia, un accesso più equo e inclusivo alle procedure di PMA. Inoltre, assicurano qualità, sicurezza e appropriatezza dei trattamenti, limitando anche la mobilità tra Regioni italiane e verso l’estero. 

Si stima che i cicli di PMA potrebbero raddoppiare nei prossimi anni, con un impatto positivo sul numero di bambini nati grazie a queste tecniche. Attualmente, il 4,2% delle nascite in Italia avviene grazie alla fecondazione assistita, ma in un futuro prossimo, anche grazie alle nuove opportunità date dal decreto, questa percentuale potrebbe raggiungere il 7%. 

IBSA Italy conferma il suo forte impegno nell’area con l’obiettivo di semplificare il percorso di PMA, informare con appropriatezza e agevolare i rapporti tra specialisti e coppie, assicurando qualità, sicurezza e appropriatezza dei trattamenti. 

Fonti: