La domanda di un “aiuto sanitario” segna, purtroppo, anche quest’anno una crescita importante in termini statistici. Sono ben 427.177 le persone che, nel corso del 2023, hanno richiesto assistenza a una delle 1.892 entità convenzionate con Banco Farmaceutico per ottenere cure e farmaci gratuiti, evidenziando un aumento del 10,6% rispetto al 2022 (386.253).
Il quadro emerge dall’11° Rapporto Donare per curare – Povertà Sanitaria e Donazione Farmaci, realizzato grazie al sostegno di IBSA Farmaceutici e ABOCA e presentato nel convegno promosso da Banco Farmaceutico e AIFA, l’Agenzia italiana del farmaco, il 5 dicembre.
La povertà sanitaria sta peggiorando a causa dell’innalzamento generalizzato del costo della vita, causato dall’inflazione, che determina una riduzione del benessere individuale e che si riflette sulla salute delle persone. Inoltre, le diverse crisi che si sono susseguite, causate prima dalla pandemia, poi dalla guerra in Ucraina e, infine, dal recente conflitto in Medio Oriente, hanno ulteriormente eroso la capacità delle famiglie a basso reddito di dedicare risorse alla salute e ai farmaci, generando difficoltà anche a quelle appartenenti al cosiddetto ceto medio.