Il fenomeno della contraffazione dei farmaci è purtroppo in aumento. Si tratta di un mercato globalizzato e illegale che riesce a prosperare perché rimane sommerso e poco tracciabile.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nel Continente Europeo 1 farmaco su 10 è falso, con un giro di affari 25 volte superiore a quello delle sostanze stupefacenti. I principali Paesi da cui provengono i farmaci contraffatti o falsificati sono Cina, Hong Kong, Singapore e India. In Italia questi farmaci arrivano attraverso reti parallele o illegali, o vengono acquistati sul web.
I farmaci contro la disfunzione erettile, in particolare, rientrano tra quelli più facilmente reperibili nei canali di vendita non autorizzati e si posizionano al secondo posto tra quelli intercettati più frequentemente dai sequestri doganali. Secondo il report AIFA 2018, costituiscono ben il 60%-70% del totale dei farmaci contraffatti in Italia.
I rischi per la salute a cui i cittadini si espongono senza esserne consapevoli hanno spinto IBSA a intraprendere una campagna contro la contraffazione dei farmaci.
Possono esserci medicinali senza principi attivi, principi attivi diversi o presenti in quantità differenti da quelle dichiarate nelle confezioni o foglietti illustrativi, in qualsiasi caso si tratta di medicinali di scarsa qualità e sicurezza in quanto la produzione e la distribuzione non avvengono in conformità agli standard GMP (norme di buona fabbricazione) e GDP (norme di buona distribuzione). Il paziente che assumerà un farmaco contraffatto rischia sia per la mancata attività terapeutica, che per i possibili eventuali effetti collaterali.