Nel corso degli anni il mercato dei filler dermici ha registrato una continua crescita a livello globale dovuta ad una crescente prevalenza e consapevolezza dei problemi estetici. D'altra parte, la pandemia da COVID-19 ha messo a dura prova il comparto della medicina estetica.
All'inizio dello scorso anno, infatti, Medical Insight stimava che il mercato estetico globale sarebbe cresciuto dell'11%, passando da un fatturato di 12,5 miliardi di dollari nel 2019 a quasi 14 miliardi di dollari nel 2020. Nel gennaio 2021, la stessa rivista ha reso noto che le vendite del 2020 sono arrivate ad appena 10,5 miliardi di dollari, con un calo di circa il 15% del fatturato.
Mentre la pandemia entra nel suo secondo anno, il settore dei filler dermici è già in decisa ripresa. “Non solo il mercato globale dei filler dermici è in ripresa, ma anche la demografia dei pazienti sta cambiando. – Afferma Luca Crippa Managing Director & CEO di IBSA Farmaceutici - I Baby Boomers sono ancora il motore del mercato: cercano interventi importanti e cercano un look diverso, più giovanile. La generazione X (persone tra i 40 e i 50 anni), nel frattempo, ha iniziato a vedere le rughe e vuole rallentare il processo di invecchiamento. Le generazioni più giovani, compresi i Millennials, hanno obiettivi diversi che includono trattamenti preventivi. Il filo conduttore tra tutte le generazioni è che chiedono un risultato dall'aspetto naturale, attraverso trattamenti poco invasivi con il minor dolore e rischio possibile."